La Web Agency sbagliata. Come Fare per Evitarla

Dalla creazione del primo sito internet sono passati ormai 30 anni. Ricordo ancora le urla di mia madre che mi rimproverava per le bollette del telefono (le connessioni una volta si pagavano a peso d’oro). La sfiducia nei confronti del web è andata scendendo di anno in anno e abbiamo in pochissimo tempo assistito ad una evoluzione a dir poco unica nel suo genere.
Oggi siamo connessi a chiunque con pochissimi click e i nostri figli ci videochiamano all’occorrenza. Le distanze sono abbattute e la tecnologia ci porta verso un’era a dir poco fantastica. Sono di parte lo ammetto!

Eppure ci chiediamo sempre più spesso come migliorare le prestazioni finanziarie della nostra attività. Ma prima di pormi tantissime domande, andiamo per ordine:
– Fino al 2001 pensare di costruire un sito internet era meno conveniente dell’aprire un negozio su strada. Dovevi affidarti a programmatori esperti che spesso erano irreperibili. Pagavi migliaia di euro per un prodotto scadente, lento e di difficile reperibilità).
Poi le grandi aziende hanno compreso le esigenze e si sono aperti scenari che conosciamo benissimo e usiamo tutti i giorni.

Amazon, E-bay, Alibaba ci offrono la possibilità di comprare qualunque tipo di merce in ogni dove. Non importa quale sia la nostra esigenza. Loro ci aiuteranno a trovare la soluzione. Dopo non poca diffidenza verso questi e-commerce e con l’aiuto di società come PayPal prima e Stripe dopo ci siamo finalmente messi l’anima in pace e abbiamo cominciato ad acquistare.

Sono nati siti che ci aiutavano a realizzare un sito web gratuito, un e-commerce gratuito e addirittura ultimamente ho visto servizi di creazioni di app in pochissimi passaggi. (Hanno TUTTI il trucco dietro)

(Vado veloce senza obbligarvi a trascorrere tutto questo tempo con me) Oggi è impensabile farne a meno. l’80% delle cose che abbiamo in casa, specialmente se questa è nuova, l’abbiamo acquistata online. A dei prezzi cosi vantaggiosi che neanche il grossista sotto casa poteva competere. E chiederci se possiamo approcciare a questo settore senza particolari conoscenze è una domanda assai lecita.

Attenzione perché siamo abituati a fidarci delle informazioni gratuite e a seguire i passaggi di chi ci promette un risultato senza dovere a lui direttamente niente!

se non siamo già nella fase dello sconforto e pensiamo che chiudere la nostra attività sia l’unica scelta che ci sia rimasta prima di vederci tolti anche quei pochi risparmi accumulati nel tempo. Forse qualche consiglio ancora posso offrirtelo.

Prova a pensare quante serrande vediamo chiuse ormai. Quanti piccoli imprenditori vediamo in difficoltà e sopratutto quanto siamo disguastati da un sistema che (apparentemente) non funziona.
Ho persino sentito dire “avrei dovuto fare l’influencer!”
Ma dico stiamo scherzando? E’ solo cambiato il modo di vendere e (si lo ammetto) sono scesi i ricavi. Ma questo perché con l’internazionalizzazione del mercato non potevamo aspettarci risultato diverso.

Ma non dimentichiamo che il commercio da sempre ha contraddistinto l’essere umano. Non vi è momento nella storia dove non ci sono stati commerci. Ci sono state epoche diverse. Oggi stiamo vivendo l’era digitale e i mercati si sono solo aperti a scenari che prima non pensavamo neanche possibili. I ricavi si sono ridotti ma le opportunità si sono decuplicate! Ma… si è inserita una variabile (che tutti conoscono ma in pochissimi considerano): NON SI PUO’ PIU’ “BARARE”.

Provate a pensare cosa fate prima di visitare una struttura, di usufruire di un servizio, di comprare un prodotto o di fare un viaggio. Esatto! Leggete le recensioni. Quello che ti racconto io.. può essere smentito da chi prima di te ha vissuto l’esperienza e ha la libertà di raccontarti come si è trovato. Se hai un prodotto e dici che è il migliore internet non tarderà a confermare o smentire quanto affermi.
Se sei un professionista valido la tua agenda non ha spazi. Ma non sono solo questi gli elementi che possono farti vincere oggi online.

Devi capire che se prima eri il distributore esclusivo di un prodotto oggi questo non è più possibile. Nessuna società si affida più alla distribuzione esclusiva terzi. Oggi è quasi tutto B2C (Business to Consumer). Salvo che tu non sia nel mondo del franchising. Allora il discorso cambia. Ma in sostanza le società hanno tagliato un passaggio e vengono a vendere direttamente a casa tua. E non sbaglio frase dicendoti che vengono a vendere in casa tua. Perché quello che vende una società Y in germania te lo ritrovi nelle tue stories di instagram o quello che vende una società dietro casa tua te lo ritrovi su facebook. Se fino a 10 minuti prima stavi anche solo pensando di comprare una moto d’acqua fidati che questa sera ti troverai le migliori offerte su qualunque sito tu navigherai. O su qualunque social frequenterai.

Perché stai leggendo questo articolo? Avevi un esigenza. Hai cercato e sono uscito io.
Oggi non aspettiamo più il venditore che bussi alla nostra porta perché siamo la generazione del tutto e subito.
Un mio cliente una decina di anni fa, prima di ritirarsi dal settore, mi disse: “Il segreto del mio successo sono stati i miei agenti di commercio”.
Mi dispiace dirvi che oggi gli agenti di commercio non se la passano più cosi bene come una volta. (se ne conosci uno non mi smentirà)
Perché è internet ad essersi sostituito a loro. I motori di ricerca sono gli agenti di commercio 2.0. Siamo entrati nel mood che non ci serve una telefonata per cambiare gestore telefonico. Piuttosto apriamo lo smartphone e cerchiamo noi stessi il prodotto da vendere.

E qui. Rispondo al titolo dell’articolo. E’ FONDAMENTALE non sbagliare web agency per la promozione dei propri prodotti online. Perché proprio per questa alta competitività online e perché i margini si sono ridotti scegliere il partner sbagliato vi vedrebbe in perdita senza possibilità di tornare indietro.

Poco tempo fa un mio cliente è andato in causa con una web agency improvvisata. Una società che, specialmente su roma, prometteva risultati iincredibili nel giro di pochissimi “giri di boa”.
In meno di due mesi si è visto incastrato in un contratto bomba da 600€ al mese dal quale per poterne uscire, appunto, ha dovuto pagare un avvocato. Causa vinta senza finire davanti ad un giudice, accordo trovato, tutto risolto.
Ma se non avesse avuto le risorse finanziarie per poter affrontare questa cosa? O non avesse pagato le rate, come da contratto, mentre cercava di battersi per un accordo di svincolo?

Ho scritto molto sul come scegliere l’agenzia che fa al tuo caso. E non mi stancherò mai di ripetervi che non dovreste firmare contratti che vi vincolano per anni alla stessa agenzia. Una volta l’agente di commercio veniva pagato SOLO se vendeva. Comprendo benissimo, visto che sono nel settore, che ci sono spese vive da affrontare per creare una campagna pubblicitaria, per fare un analisi di marketing e pianificare le strategie. Ma una volta pagato lo studio e messa in atto la strategia se quello che avete in mano non funziona? Pensate davvero di voler chiudere a causa dell’agenzia marketing sbagliata?

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